Proctologia a Padova
La proctologia è una branca della medicina che studia le malattie dell’ano-retto i cui sintomi sono per lo più riconducibili a: sanguinamento, dolore in regione anale, senso di fastidio e/o prurito, sensazione di evacuazione difficoltosa, secrezioni biancastre o rosate, irritanti.
Questi sintomi possono essere causati da:
a) Emorroidi
b) Fistola – ascesso anale
c) Ragade
d) Cisti Pilonidale
e) Condilomi e/o malattie sessualmente trasmesse
g) Dermatiti perianali o polipi
La visita proctologica
La visita proctologica presso Idealmedica, eseguita dalla Dottoressa Mastrogiacomo Doralba, è un esame fondamentale per valutare la salute del canale ano-rettale. Durante la visita, il medico inizia con un colloquio per raccogliere informazioni sulla storia clinica del paziente, seguito da un’esplorazione digitale del canale anale e da un’ano-rettoscopia.
L’esplorazione rettale avviene con il medico che inserisce delicatamente un dito, protetto da un guanto e lubrificato, nell’ano per una valutazione accurata. Il paziente viene posizionato in ginocchio (genupettorale) per ottenere la miglior visione anatomica, o in alcuni casi, in posizione laterale sinistra a gambe flesse, specialmente per pazienti anziani.
Successivamente, si procede con l’anoscopia, che prevede l’introduzione di un anoscopio, un piccolo cilindro di plastica trasparente lungo circa 10 cm, nel canale anale. Questo strumento consente al medico di visualizzare il canale ano-rettale. L’anoscopia è poco invasiva, con fastidi minimi, e l’esame può essere interrotto in qualsiasi momento se il paziente avverte disagio.
In casi specifici, la Dottoressa Mastrogiacomo può decidere di effettuare una rettoscopia, un esame che esplora più a fondo fino a 15-18 cm del retto. Questa procedura è particolarmente utile per la prevenzione del cancro del retto, poiché permette di diagnosticare e trattare precocemente eventuali polipi asintomatici.
Per una visita proctologica, il paziente deve presentarsi dopo aver eseguito un piccolo clistere di pulizia, sia la sera precedente sia circa 4 ore prima dell’appuntamento. L’intera visita ha una durata di circa 20-30 minuti, non comporta alcun dolore e non presenta controindicazioni.
Le visite proctologiche sono disponibili presso Idealmedica, sotto la cura della Dottoressa Mastrogiacomo Doralba.
Emorroidi
Le emorroidi sono una delle problematiche più comuni della zona anorettale, e colpiscono molte persone. Tuttavia, per timore o imbarazzo, non tutti si sentono a proprio agio nel parlarne con il medico. Questo disturbo può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, rendendo difficoltosa la gestione delle attività sociali a causa del disagio nel discuterne. Fortunatamente, le attuali terapie offrono soluzioni efficaci e, nella maggior parte dei casi, minimamente dolorose.
Le emorroidi patologiche sono ingrossamenti di strutture vascolari (plessi venosi e arteriosi) che possono prolassare all’esterno dell’ano. Esistono due tipologie principali di emorroidi: interne ed esterne.
Le emorroidi interne si sviluppano all’interno del canale anale e generalmente si manifestano durante la defecazione, causando dolore, prurito e sanguinamento. In alcuni casi, possono prolassare all’esterno e rientrare spontaneamente o con l’ausilio delle dita.
Le emorroidi esterne si formano sul margine dell’ano e, se sottoposte a tensione, possono essere molto dolorose. Sono più soggette a complicazioni come la trombosi emorroidaria, che comporta la formazione di coaguli al loro interno.
Non esiste una causa univoca per lo sviluppo delle emorroidi, ma diversi fattori contribuiscono al loro insorgere: l’avanzare dell’età, sforzi eccessivi durante l’evacuazione, feci troppo dure o diarrea, gravidanza e predisposizione genetica.
Il trattamento varia in base alla causa scatenante e può includere:
– Aumento dell’assunzione di fibre vegetali e lassativi
– Correzione delle abitudini di defecazione
– Bagni con acqua tiepida per alleviare dolore e spasmo
In caso di trombosi emorroidaria acuta, è possibile ricorrere all’uso di analgesici o, su parere medico, a un’incisione con anestesia locale.
Ragade anale:
La ragade anale è una piccola lacerazione dell’ano che provoca intenso dolore durante la defecazione, con fastidi che possono persistere per pochi secondi o durare diverse ore. Oltre al dolore, possono manifestarsi sanguinamenti e prurito. Le cause principali sono legate a situazioni di stress o a evacuazioni irregolari, come stipsi o diarrea.
La diagnosi di ragade anale viene effettuata tramite un’ispezione visiva e un’esplorazione anale delicata. Le ragadi acute tendono a guarire nella maggior parte dei casi grazie a una terapia medica, che include l’uso di lassativi formanti massa, una dieta ricca di fibre e un’adeguata assunzione di liquidi, per prevenire il passaggio di feci dure.
Quando i trattamenti conservativi non risultano efficaci, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
Ascesso anale e fistola anale
L’ascesso anale è una raccolta di pus situata vicino all’ano o al retto, causata da un’infezione acuta di una piccola ghiandola interna all’ano. Questa condizione si sviluppa quando batteri o altre sostanze estranee penetrano nel tessuto perianale attraverso la ghiandola. Alcune patologie, come la colite o altre infiammazioni intestinali, possono aumentare la frequenza delle infezioni.
La fistola anale, invece, è una lesione che crea un collegamento tra il canale anale e la pelle circostante l’ano. Da questo foro, spesso, fuoriescono pus, sangue e siero. La fistola è quasi sempre una conseguenza di un precedente ascesso anale.
I sintomi dell’ascesso includono gonfiore, arrossamento, calore, dolore intenso e, in alcuni casi, difficoltà a urinare. La fistola si manifesta invece con una secrezione di siero-pus continua o intermittente da un piccolo foro vicino all’ano, che non cicatrizza.
La diagnosi di ascesso e fistola anale viene fatta attraverso una visita proctologica e un’anoscopia. In casi più complessi, per identificare percorsi fistolosi intricati, può essere necessaria un’ecografia transanale con sonda rotante a 360°.
Il trattamento dell’ascesso prevede un’incisione chirurgica della cute sovrastante per drenare il pus e ridurre la pressione, che è la causa principale del dolore. Per la fistola anale, l’intervento chirurgico è quasi sempre necessario e può essere eseguito in uno o più tempi, a seconda del coinvolgimento dei muscoli anali, per garantire la continenza.
Sinsu pilonidalis o Fistola Coccigea
La cisti pilonidale è una condizione che si presenta con la formazione di una o più fistole nella regione sacrococcigea, situate tra la pelle e lo strato adiposo sottocutaneo, arrivando talvolta fino alla fascia muscolare. Le fistole pilonidali si formano quando la cisti si dilata e si apre verso l’esterno, creando un orifizio cutaneo che solitamente si trova nel solco intergluteo.
Questa patologia è più comune nei giovani maschi, in particolare dopo la pubertà, soprattutto tra individui di razza bianca e con una forte presenza di peli. Le cause principali includono scarsa igiene personale, traumi locali (come l’uso di indumenti stretti o rigidi), obesità, vita sedentaria e eccessiva sudorazione.
La cisti pilonidale può rimanere asintomatica per molti anni, oppure può infiammarsi e trasformarsi in un ascesso poco dopo la sua formazione. Spesso, l’ascesso è seguito dalla comparsa di una fistola. La fistola può rimanere aperta, secernendo continuamente, oppure chiudersi temporaneamente e causare ascessi ricorrenti.
Il trattamento della cisti pilonidale è esclusivamente chirurgico, necessario per risolvere il problema in modo definitivo.
I Condilomi Anali
Le lesioni condilomatose sono tumori benigni causati dal Papilloma virus (HPV) e si trasmettono principalmente per via sessuale. Queste lesioni si manifestano come piccole escrescenze verrucose, di colore biancastro e spesso peduncolate. Possono interessare la zona perianale, il canale anale e, in alcuni casi, anche i genitali, sia isolatamente che in combinazione.
Il trattamento consiste nell’asportazione delle lesioni, che può essere eseguita con bisturi tradizionale o elettrobisturi, a seconda della situazione clinica del paziente e delle dimensioni delle escrescenze.